Inizio della Fase Romana
Per la Serva di Dio Simona Tronci inizia la Fase Romana.
E' stata chiusa la fase Diocesana dell'Inchiesta e tutto il materiale è stato consegnato a Roma al Dicastero delle Cause dei Santi. Ora la procedura canonica prevede che tale Dicastero, tramite un suo Relatore, guidi il Postulatore nella preparazione della Positio, cioè del volume che sintetizza le prove raccolte in Diocesi; si tratta della cosiddetta Fase Romana del Processo.
La Positio dovrà dimostrare con sicurezza la vita, le virtù o il martirio e la relativa fama del Servo di Dio. Essa sarà studiata da un gruppo di Consultori Teologi del Dicastero e, nel caso di una “Causa storica”, quella che riguarda un candidato vissuto molto tempo prima e per il quale non vi siano testimoni oculari, anche da una commissione di Consultori Storici del Dicastero, ma non è questo il caso di Simona in quanto la sua è una Causa recente. Se questi voti saranno favorevoli (almeno in maggioranza qualificata), il dossier sarà sottoposto ad un ulteriore giudizio dei Vescovi e Cardinali Membri del Dicastero.
Qualora il giudizio di questi ultimi fosse ugualmente favorevole, il Santo Padre, se lo ritiene opportuno, potrà autorizzare la Promulgazione del Decreto sull’eroicità delle virtù o sul martirio del Servo di Dio, che così diviene Venerabile: gli viene riconosciuto cioè di aver esercitato in grado “eroico” le virtù cristiane (Teologali: fede, speranza e carità; Cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza; ed anche altre, quali: povertà, castità, ubbidienza, umiltà, ecc.), o di aver subìto un vero martirio, oppure di aver offerto la vita secondo i requisiti previsti dal Dicastero.
I candidati alla santità infatti, possono essere: i martiri, coloro che hanno accolto cristianamente l’uccisione in odio alla fede; i cosiddetti confessori, cioè coloro che sono stati testimoni della fede, ma senza il sacrificio supremo della vita. Inoltre dal 2017 è possibile giungere alla Canonizzazione anche attraverso una terza via: l’offerta della vita, senza uccisione in odio alla fede e senza il prolungato esercizio di virtù eroiche; si tratta di persone che hanno volontariamente e liberamente offerto la loro vita per gli altri, perseverando “fino alla morte in questo proposito, in un supremo atto di carità”.